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COMUNICATO STAMPA – FERMO TECNICO DEI SERVIZI

COMUNICATO STAMPA

Insostenibili costi operativi. La Cooperativa LO.G annuncia il fermo tecnico dei propri associati e chiede con urgenza un tavolo di confronto fra la logistica e la grande distribuzione presso la Prefettura di Agrigento.

 La Cooperativa LO.G Logistic & Groupage, attiva nel trasporto agroalimentare dalla Sicilia verso tutta l’Europa che associa numerosi operatori siciliani, ha scritto ieri al Prefetto di Agrigento chiedendo un incontro urgente per costituire un tavolo di confronto tra le componenti imprenditoriali della filiera logistica, della produzione e della grande distribuzione per gestire il crescente disagio degli autotrasportatori.

“Siamo oramai in una situazione di fermo tecnico – dichiara Salvatore Puleri il Vice presidente della Cooperativa –, l’attuale regime dei noli terrestri infatti non ci consente più di garantire i necessari livelli di sicurezza per la circolazione dei mezzi e per la gestione del personale specifico per le attività logistiche. Il caro gasolio ha fatto esplodere le tensioni nell’autotrasporto siciliano e non solo, aggiungendo all’insostenibilità dei rincari anche le perduranti difficoltà operative che ogni giorno dobbiamo affrontare per carenze infrastrutturali, cantieri mai chiusi, carenza di personale. A tutto ciò si sta aggiungendo l’aumento dei prezzi per le autostrade del mare, che oggi non godono più di nessuna incentivazione ambientale. I nostri associati sono costretti a fermarsi perché non riescono più a sostenere elementari gestioni di cassa all’interno delle loro imprese. In questo scenario desolante, gli autotrasportatori restano schiacciati – prosegue Puleri – dal rincaro dei prezzi operativi da un lato e dalla costante e cinica compressione dei noli terrestri da parte della grande distribuzione attraverso i produttori isolani, che rappresentano la nostra interfaccia rispetto alla committenza primaria, che rimane la grande distribuzione organizzata. Quest’ultima nel rincarare i prezzi al consumo delle derrate alimentari, e qui la beffa insostenibile, giustificano tali aumenti con un presunto aumento dei trasporti a causa del caro gasolio. Una maldicenza irrispettosa rispetto a chi, come noi, quotidianamente garantisce la logistica nazionale e internazionale dei nostri prodotti siciliani e che oggi non può che arrendersi di fronte a tanto incomprensibile cinismo. Comprimere in modo così selvaggio l’operatività di migliaia di imprese non può che esporre la filiera del trasporto a impliciti rischi sulla circolazione delle merci, sulla circolazione stradale in generale, sulla sicurezza di miglia di dipendenti impegnali nelle piattaforme logistiche e esporre tutti a un rischio sempre latente di operatori selvaggi con logiche imprenditoriali piratesche e illegali. Oggi gli operatori sono rassegnati al fermo tecnico ma nella categoria si intravedono già i segnali di malcontento e disperazione che potrebbero portare ulteriori tensioni. Mi auguro – conclude Puleri- che con il patrocinio e l’autorevolezza del prefetto si possa rapidamente provare nella Prefettura il luogo idoneo per un confronto improntato a creare i necessari meccanismi di compensazione di questi squilibri, ristabilendo il necessario equilibrio affinché la filiera logistica possa proseguire a garantire la circolazione delle merci e a rappresentare la preziosa cinghia di distribuzione per tutta la nostra industria alimentare e non solo”.